Audit di prima, seconda e terza parte: cosa significa?

Audit aziendale

Un audit è senza dubbio il modo più immediato e completo per controllare un sistema di gestione. Consistente in un insieme di attività riconducibili alla verifica della conformità di quest’ultimo, si compone di una serie di procedure che hanno il fine di garantire che i processi funzionino in maniera efficace.

La disciplina sull’argomento permette di distinguere in audit di prima parte, audit di seconda parte, e audit di terza parte. Ma qual è il significato di questa classificazione, e quali sono le differenze che intercorrono tra questi tre casi?

Audit di prima, seconda e terza parte: significato e differenze

Per comprendere che ragione di esistere ha la distinzione tradizionale in audit di prima, seconda e terza parte, andiamo a ritroso, nel significato dell’espressione audit. Parola di chiara etimologia latina, conserva nelle sue origini l’attività di ‘ascolto’, traduzione letterale del verbo nella sua lingua originale. Ascoltare, appunto, compiendo una vera e propria ‘audizione’, un controllo attento, ben diverso dal semplice ‘sentire’.

È da qui che, appunto, deriva anche la parola auditor, letteralmente ‘colui che controlla’, ovvero il professionista incaricato di condurre l’audit per verificare la conformità del sistema di gestione. È da qui che dobbiamo partire per fare la differenza tra audit di prima, seconda e terza parte.

Audit di prima parte

Un audit di prima parte è, sostanzialmente, un’attività di monitoraggio effettuata dall’azienda stessa, attraverso il proprio personale interno, formato per lo scopo, o con l’aiuto di un consulente esterno. Verifiche compiute direttamente dai soggetti interni, hanno sicuramente un approccio ben diverso dalle altre due tipologie di audit.

Audit di seconda parte

L’audit di seconda parte, differentemente dal primo, è in sostanza una serie di verifiche da parte dei clienti verso i fornitori. Il cliente, in questo caso, può essere un soggetto che ha le competenze per svolgere queste attività; tuttavia, spesso si serve di un consulente che abbia le abilità necessarie per farlo.

Audit di terza parte

Infine, l’audit di terza parte, ossia l’insieme delle verifiche di certificazione condotte da un organismo di certificazione indipendente ed accreditato. Vengono definiti ‘di terza parte’ perché, appunto, a compiere queste attività non è né l’azienda stessa, né un suo cliente, bensì da soggetti esterni all'azienda oggetto dell’audit. Si tratta di organismi di certificazione (anche detti enti di certificazione) che al termine dell'attività, a fronte di un riscontro positivo rilasciano un apposito certificato di conformità.

 

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