Yellow Journalism, cos’è la stampa scandalistica: esempi di tecniche

giornalismo online

Nel corso degli ultimi anni va sempre più diffondendosi il cosiddetto giornalismo giallo. Un termine che ha usato per lo più la letteratura americana, per descrivere il giornalismo che presenta poche o nessuna notizia legittima e ben studiata mentre, al contrario, utilizza titoli accattivanti per aumentare le vendite.

È la cosiddetta stampa scandalistica, che presenta tante tecniche peculiari interessanti.

Che cos’è il yellow journalism: definizione e significato

Con la parola yellow journalism descriviamo un tipo di giornalismo che si riferisce a storie sensazionalistiche o di parte che i giornali presentano come verità oggettiva. W. Joseph Campbell descrive i giornali della stampa gialla come giornali che coprono una varietà di argomenti, come sport e scandali, utilizzando layout audaci, ma anche un forte affidamento su fonti anonime.

È proprio la logica del checkbook journalism, letteralmente giornalismo da libretto degli assegni (la pratica controversa dei giornalisti che pagano le fonti per le loro informazioni senza verificarne la verità o l'accuratezza) a rinverdire il yellow journalism.

Il termine fu coniato a metà degli anni 1890 per caratterizzare il giornalismo sensazionale nella guerra di diffusione tra il New York World di Joseph Pulitzer e il New York Journal di William Randolph Hearst. Si tratta, infatti, di un fenomeno che trovava larga applicazione nel XIX secolo, e che oggi, a parte alcune eccezioni, non ha altrettanta fortuna.

O forse sì, considerando che la sua evoluzione naturale è quella del clickbaiting sui social network! “I siti sono caduti in termini di qualità, scrivono solo titoli clickbait e gli articoli fanno schifo. Non ci sono più approfondimenti fatti come si deve”, sono critiche che leggiamo online e non, spesso e volentieri.

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