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I giornalisti usano spesso le statistiche, ma lo fanno (ancora) male

Il modo in cui le statistiche vengono utilizzate nel giornalismo è nella maggior parte dei casi inadeguato.

Lo scrive uno studio effettuato dall’Università di Cardiff. Gli autori hanno analizzato un certo novero di notizie che, al loro interno, contengono dati e informazioni. Il risultato è, per certi versi, tutt’altro che positivo.

Premesso che in alcune delle aree tematiche oggetto dello studio, l’utilizzo delle statistiche era la norma: ad esempio, il 75 per cento delle notizie economiche utilizzava le statistiche. Altri argomenti in cui sono presenti sono l'energia (58,5%), la politica sociale (54,1), le imprese (49,7) e la tassazione (47,9).

Qui emerge il primo punto preoccupante: ci sono anche argomenti in cui le statistiche vengono utilizzate raramente, anche se sarebbero disponibili e molto utili. Ad esempio, solo il 6,1% delle notizie di cronaca nera utilizzava statistiche. Il sottoutilizzo delle statistiche affligge anche le notizie su incidenti e disastri (6,3 per cento) e terrorismo (8,7).

E qui veniamo al dunque: le notizie, per lo meno, le utilizzano bene queste statistiche? I dati erano presentati in modo chiaro e contestualizzato o le statistiche erano menzionate solo di sfuggita in modo vago? Sfortunatamente, quasi due terzi delle notizie cariche di statistiche potrebbero essere migliorati: solo il 35,2% offre sia i dettagli con le informazioni, che una panoramica sufficiente sul contesto, indispensabile per una loro corretta interpretazione.

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