Pubblicità ingannevole: cos’è, normativa, a chi rivolgersi

Pubblicità ingannevole: cos’è, normativa, a chi rivolgersi

È un qualcosa a cui siamo ormai abituati ad assistere, con la nostra costante esposizione ai mezzi di comunicazione di massa. Parliamo della pubblicità ingannevole, un capitolo molto interessante da trattare nell’ambito della tutela del consumatore.

Un argomento che cattura l’attenzione dei professionisti, ma anche dell’opinione pubblica, che vuole sapere che cos’è, qual è la normativa di riferimento in tal senso, e soprattutto a chi rivolgersi in tal caso.

Che cos’è la pubblicità ingannevole: definizione e significato

Con l’espressione pubblicità ingannevole intendiamo quella forma di comunicazione a pagamento diffusa su iniziativa di operatori economici sui mezzi di comunicazione di massa (la televisione, la radio, i giornali, i siti web, i social network e tanti altri esempi ancora), che mostra una tendenza, più o meno marcata, a influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui in relazione al consumo di beni e all'utilizzo di servizi.

La pubblicità ingannevole è dunque una forma di pubblicità che con un messaggio falsato e distorto, esalta qualità che il prodotto non possiede, ingannando il consumatore, e portandolo a credere, in errore, che quel bene o servizio commercializzato possegga delle caratteristiche che, in realtà, non ha.

Questa la definizione di AGCM di pubblicità ingannevole: “La pubblicità è ingannevole quando è in grado di indurre in errore l’impresa alla quale è rivolta, pregiudicandone il comportamento economico, o quando è idonea a ledere un concorrente. L’ingannevolezza può riguardare le caratteristiche dei beni o dei servizi, come la loro disponibilità o la data di fabbricazione, il prezzo e le condizioni di fornitura”.

Qual è la normativa che regola questo aspetto

La disciplina normativa che regola lo strumento della pubblicità ingannevole si rifà ai D.lgs. 145/2007 (disciplina relativa alla tutela del professionista) e 146/2007 (che aggiorna il Codice di Consumo negli artt. da 18 a 27 inserendo il concetto di pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori e delle micro-imprese).

Questo quanto riporta l’ordinamento giuridico italiano: “La pubblicità ingannevole è qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente”.

Pubblicità ingannevole, a chi rivolgersi in questi casi?

A chi rivolgersi per quanto riguarda la pubblicità ingannevole? Esistono delle associazioni a tutela del consumatore, come ad esempio Consumerismo, un gruppo no profit che intende proteggere i consumatori, difendendoli prima che accadono fatti rilevanti, e supportare le aziende virtuose, collaborando con loro per sviluppare atteggiamenti corretti nei confronti del mercato.

Osserviamo dunque l’emergenza di nuove figure professionali come quella dell’avvocato del consumatore, oggetto del Master per Avvocato del Consumatore di Alma Laboris Business School. Un percorso di Alta Formazione dal taglio pratico, dedicato alla preparazione del discente ad acquisire tutti quegli strumenti per vivere al meglio la sua quotidianità professionale e costruire un percorso di carriera di successo.

 

 

 

 


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