"E’ necessario considerare l’innovazione farmaceutica come un investimento da tenere presente quando si parla di sostenibilità”. E l’Italia “ha tutte le caratteristiche per ricoprire il ruolo di attore protagonista: risorse umane altamente qualificate, know how scientifico, collaborazione tra pubblico e privato, imprese del farmaco 4.0 che investono, producono, esportano e possono contare su una filiera all’avanguardia.
Lo sottolinea il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, in occasione del convegno ‘Innovazione e sostenibilità’, che si è svolto oggi a Bologna, nell’ambito del ‘Festival della scienza medica’. “Terapie sempre più mirate ed efficaci con la possibilità di curare vecchie e nuove patologie migliorando, allo stesso tempo, la qualità della vita – fa notare – sono obiettivi che possono essere raggiunti grazie ai risultati dell’innovazione farmaceutica e ai 7.000 farmaci in sviluppo nel mondo.
Una rivoluzione è in atto: malattie che prima erano incurabili ora sono diventate croniche, come per esempio nel caso dell’Hiv/Aids o dell’epatite C. E in un contesto sempre più internazionale, con una R&S open innovation, è necessario sviluppare la capacità di fare network, integrando competenze diverse, espandendo la rete e puntando su una maggiore digitalizzazione”.
In questo quadro, “l’industria farmaceutica è una risorsa per il nostro Paese. Per l’occupazione, l’economia, la cultura scientifica, la crescita dei territori, la valorizzazione delle risorse umane, delle donne e dei giovani. Le imprese hanno sempre continuato a investire perché credono nell’Italia e nelle sue ricchezze – assicura Scaccabarozzi – E continueranno a farlo soprattutto con un cambio di governance”.
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